Aree di Disagio
Difficoltà Infanzia e Adolescenza
L’infanzia e l’adolescenza sono fasi della vita centrali nella strutturazione dell’identità e della personalità adulta. Le esperienze relazionali e di vita precoci e giovanili creano il patrimonio emotivo di base utile ad affrontare la vita adulta.
Cosa scatena le Difficoltà in Infanzia e Adolescenza?
Ciò che scatena le difficoltà nell’infanzia e nell’adolescenza è proprio “il crescere”. Infatti, in quest’epoca della vita le difficoltà vengono definite “difficoltà evolutive”, cioè legate ai processi fisiologici di crescita, cambiamento e maturazione. In queste fasi gli assetti mentali sono instabili. I bambini ed i ragazzi necessitano di un mondo esterno (famiglia, amici, esperienze di vita) sufficientemente stabile e rassicurante per aiutarli a costruire un’idea di sé e del mondo abbastanza fiduciosa. Ciò sarà indispensabile per organizzare la loro “mappa valoriale del mondo” (cosa è importante per me), che li aiuterà ad affrontare e superare eventuali momenti di difficoltà.
Come affrontare la crisi?
Durante la crescita la crisi è fisiologica e deve essere tollerabile per trovare nuovi equilibri e progredire. Tuttavia, le esperienze di crisi potenzialmente pericolose, che possono trasformarsi in situazioni di vero e proprio blocco evolutivo, sono le esperienze emotive che comportano quote di dolore e paura mentalmente intollerabili in rapporto all’età del bambino o del ragazzo. Ad esempio, esperienze eccessivamente mortificanti, colpevolizzanti, frustranti e che rischiano di minare eccessivamente l’identità ancora fragile che si sta formando. Questo non vuol dire che bambini e ragazzi vadano protetti da tutte le difficoltà della vita, anzi esse servono e hanno la buona funzione di metterli di fronte alla realtà, affrontare la frustrazione e ridimensionare le loro aspettative. Al contempo però tali esperienze non devono essere troppo intense e frequenti nella loro vita. Insomma, occorre trovare il giusto bilanciamento tra frustrazione-fiducia e fallimento-soddisfazione.
Quali sono i segnali di disagio? Quando intervenire
Il ruolo degli adulti di riferimento è quello di supportare nella crescita attraverso un’osservazione che sia vigile, ma che rispetti una giusta distanza, cosa che rappresenta davvero una sfida educativa. Un segnale forte di allarme sono quei cambiamenti peggiorativi, che risultano evidenti, perdurano nel tempo ed introducono delle abitudini che sabotano la crescita. Ad esempio: eccessivo isolamento, vergogna, paura, che costringono in casa o precludono le amicizie, le esperienze, la scuola. Agitazione o insonnia notturna. Impulsività e scoppi di rabbia verso se stessi, gli altri o gli oggetti. Umore triste e abbassamento del desiderio di essere attivi. Eccessi nell’alimentazione (troppo o troppo poco). Atti di autolesionismo o esposizione a eccessivi pericoli.
I nostri trattamenti
La presa in carico in età evolutiva (infanzia-adolescenza) si attiva con l’importante incontro tra Psicologo e Genitori. È fondamentale che i genitori forniscano la loro testimonianza, perché il professionista faccia una valutazione attenta delle difficoltà presentate. Successivamente sarà possibile decidere se attivare i colloqui rivolti al bambino-adolescente per raccogliere anche il suo punto di vista. La fase di consultazione si concluderà con un colloquio di restituzione di quanto emerso e con una proposta di intervento sulla base delle necessità emerse.
I percorsi psicologici rivolti al bambino o all’adolescente devono essere calibrati specificamente sull’età e sulla problematica presentata. Potranno essere utilizzati strumenti ludici o esperienziali per facilitare il racconto e la riflessione sulle problematiche portate. Potranno periodicamente essere proposti dei colloqui di aggiornamento con i genitori.
I genitori del bambino o adolescente in difficoltà rimangono delle figure di riferimento centrali. Infatti, la relazione quotidiana e l’importanza del ruolo affettivo svolto dai genitori, da’ loro la possibilità di esercitare una funzione supportiva fondamentale per la crescita. La consulenza psicologica genitoriale li aiuterà a trovare utili strategie nella gestione della crisi.
Siamo in grado di progettare interventi multidisciplinari, qualora emergesse l’esigenza di prendersi cura di aspetti che necessitano di interventi medici specialistici o di interventi educativi.