Lockdown e amicizie perdute I Risolvere

Domande e risposte

NON MI AMMALO DI CORONAVIRUS, MA PERDO TUTTE LE MIE AMICIZIE

Difficoltà relazionali
14/07/2020

Buongiorno, 
all'inizio andava abbastanza bene. Ora mi manca poter uscire. Mi mancano troppo i miei amici. Vado in ansia quando non mi rispondono. Ho paura di perderli e che quando sarà finita questa situazione si saranno dimenticati di me. 
M.

terapeuta Chiara Navarra
risponde
Dott. Chiara Navarra
Psicologia dell’adolescente, giovane adulto, adulto e coppie

PAURA DI PERDERE GLI AMICI: IL PARERE DEL NOSTRO PSICOTERAPEUTA 

Gentile M., 
la situazione che stiamo vivendo ci impone forti rinunce. Sembra che tu avverta la mancanza dei tuoi amici come l’aspetto più doloroso.
Dici di provare ansia. Hai il timore che si dimentichino di te e che i tuoi legami possano venire meno, anche quando questa situazione sarà terminata.  Mi pare di poter cogliere una possibile angoscia di perdita. Una preoccupazione che sembra tu non riesca a gestire e controllare. Infatti, descrivi bene la tua fatica a gestire certe reazioni di fronte ad una “non risposta” telefonica o per sms da parte dei tuoi amici.  Tuttavia, è più forte di te. Ti proietti in uno scenario negativo per il futuro, andando ad acuire il vissuto ansiogeno di questo periodo. 
Proviamo a guardare insieme queste ansie e capire come gestirle. 

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Puoi fissare un appuntamento di persona con uno dei nostri terapeuti. Ti aiuterà a dare forma al tuo problema ed individuare le giuste vie di uscita.
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COME AFFRONTARE LA SITUAZIONE

Mi colpisce molto la tua paura che gli amici si possano dimenticarsi di te e mi viene da fare alcuni pensieri al riguardo. Da cosa può essere motivata? È successo qualcosa che può averla scatenata? Qualsiasi sia la risposta a queste domande, ci stai raccontando della tua paura di rimanere sola.
In questo periodo di isolamento, in particolare, è molto frequente sviluppare una certa sensibilità rispetto alla “paura di abbandono” e al “sentirsi soli”, anche quando non lo si è effettivamente. Può essere uno degli effetti del distanziamento sociale e dell’obbligo di stare chiusi in casa per un periodo così lungo. La vita è rimasta in sospeso per parecchi mesi, e questo può mostrare ora le sue conseguenze, tra cui la paura di perdere i legami.
Credo quindi valga la pena comprendere se la tua paura possa essere generata da un vissuto emotivo interno (ad esempio un’ansia relazionale dovuta a delle insicurezze personali), o se ci siano dei motivi anche esterni (ad esempio l’effettiva maggiore distanza dei tuoi amici, la loro poca disponibilità a farsi sentire). Oppure potrebbe essere l’insieme di questi aspetti a generare la tua ansia e la tua preoccupazione.
Individuare i meccanismi all’origine delle tue paure potrebbe aiutarti a mettere a fuoco meglio il tuo problema e comprendere come poterlo affrontare.

 

PAURA DELLA SOLITUDINE: COME PUO’ AIUTARE UNO PSICOLOGO?  

Se ti accade spesso di mettere in dubbio il fatto che gli altri ti vogliano bene e ci tengano a te, un aiuto psicologico potrebbe esserti d’aiuto. Il lavoro psicologico ti può aiutare a fare chiarezza insieme a una persona esperta ed esterna alla situazione.
Quali gli aspetti eventualmente da approfondire:

  • riflettere sul modo in cui vivi le relazioni e approfondire come l’ansia possa incidere sul tuo stare insieme agli altri. Infatti, sembra emergere dalle tue parole, una fatica gestire la distanza dalle persone, ed il senso di mancanza che ne deriva. Si potrebbe riflettere assieme se ansiaangosciapanico si siano presentati anche altre volte quando ti sei confrontato con situazioni più o meno nuove, più o meno imprevedibili
  • comprendere se stai vivendo una condizione di particolare difficoltà e preoccupazione, che forse non ammetti del tutto.  La fatica nelle relazioni amicali può essere portavoce di aspetti che, per qualche ragione, fai più fatica ad ammettere. Motivazioni meno consapevoli o che, per qualche ragione, ti paiono avere meno diritti d’essere guardate. 
  • elaborare eventuali situazioni negative, che potrebbero esercitare un’influenza su di te in termini di paure e insicurezze. Potrebbe essere l’inizio di un percorso per aiutarti col tempo a creare una sicurezza internanel legame.  In modo da poter affrontare più serenamente la distanza dagli altri (ad esempio per ragioni di forza maggiore, come il Coronavirus).

 

ALCUNE STRATEGIE PER TENERE A BADA LA MANCANZA DEGLI AMICI IN TEMPI DI CORONAVIRUS 

Potresti spiegare ai tuoi amici che non vederli ti sta pesando molto.  

  1. Condividere con loro questa fatica può essere un modo per: 
    • sentirsi meno soli, riscontrando che anche tanti di loro provano sentimenti simili ai tuoi;
    • pensare assieme delle strategie per ridurre l’ansia;
    • sensibilizzarli ed indurli a starti più vicino ora che ti senti più fragile.
  2. Potreste darvi degli appuntamenti.
    Sapere che ci sono momenti in cui sentirvi, può ridurre l’ansia di una possibile non risposta.
    Provate a ritagliarvi degli spazi, che siano il più possibile confortevoli per ciascuno. 
    Una telefonata che arriva in un momento sbagliato, può non essere accolta. Se invece rappresenta un appuntamento annunciato e curato in base ai bisogni di ciascuno, può diventare una piacevole occasione di scambio.  
  3. Prova a preservare momenti di condivisione in gruppo
    Occasioni in cui ritrovare i tuoi amici, nella dimensione del gruppo allargato. Qui è possibile che la comunicazione sia più faticosa, meno fluida. Si rischia di creare un gran baccano senza capirsi. Tuttavia, anche questi inconvenienti della videochiamata possono diventare occasione per fare ironia e riderci su. 
  4. Non rinunciare scambi più intimi e ristretti
    Gli scambi più ristretti lasciano più spazio di parola ascolto. Inoltre, è possibile che tu ti possa sentire più libera di affrontare argomenti che invece nel gruppo non prenderesti. 
  5. Cerca le tue routine.
    Avere delle abitudini può ridurre l’ansia, che l’attuale condizione di incertezza fisiologicamente porta con sé. È qualcosa che può aiutare ad orientarsi mediante nuovi punti di riferimento

Gentile M., 
spero di averti offerto qualche spunto utile di riflessione.  

 

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