Domande e risposte
DISTURBI D’ANSIA – ATTACCO DI PANICO – FOBIE
Buongiorno.
La contatto perché ho bisogno di aiuto. Soffro di attacchi di panico ormai da molti anni.
Ogni sera, non appena cala il buio, ricomincia l'incubo; sono assalito dall'ansia e la mia vita si ferma.
Non so più che fare, ho provato di tutto ma sembra che niente funzioni…
Quando sto male, sono letteralmente paralizzato dall'ansia. Non riesco a fare più nulla.
Ho una malattia psicologica?
Non vado in macchina, non esco di casa. Mi spiace anche per i miei familiari che mi vedono così.
Al momento sto facendo una cura con un consulente psicologo, che fa interventi di rilassamento sul corpo, questo è solo l'ultimo dei miei tentativi…
Grazie in anticipo per l'aiuto.
C.
IL PARERE DEL NOSTRO PSICOTERAPEUTA - ESPERTO SUI DISTURBI D’ANSIA
Buongiorno C.
Mi dispiace per la sua situazione. Dagli elementi che descrive emerge un disturbo d’ansia, cioè manifestazioni /reazioni ansiose che si possono concretizzare in molti modi differenti.
DIFFERENTI TIPI DI DISTURBI D’ANSIA
Ti faccio qualche esempio di quali possono essere i disturbi di ansia più diffusi. Forse ne ha già sentito parlare:
- Fobia specifica: paura intensa e irrazionale focalizzata su un oggetto/elemento specifico.
- Ansia Sociale: paura di agire di fronte agli altri, nel timore di essere giudicato e/o deriso.
- Disturbo d’Ansia Generalizzato: stato continuo e persistente di agitazione e preoccupazione in misura eccessiva rispetto all’entità degli eventi associati.
- Agorafobia: timore eccessivo per le situazioni in cui si percepisce una difficoltà a scappare e/o trovare protezione.
- Ansia correlata ad uso sostanze/ malattie organiche.
E’ possibile che più di un disturbo d’ansia contemporaneamente possa colpire una persona.
E credo che potrebbe trovarsi in questa situazione. Dal momento che parla di attacchi di panico, ma anche forse di paure specifiche, fobie. Ad esempio quando parla del buio e della difficoltà ad utilizzare la macchina.
E’ ovvio che queste sono delle ipotesi, che poi andrebbero approfondite, con informazioni aggiuntive rispetto alla sua situazione.
QUANDO E PERCHE' CHIEDERE AIUTO
- L’ansia è una risposta mentale e fisica ad una situazione percepita come stressante e/o pericolosa; di per sé, non è negativa o pericolosa, ma diventa un problema nel momento in cui condiziona in modo sostanziale la tua vita e le tue scelte.
- I disturbi d’ansia sono una problematica da non sottovalutare perché compromette la tua quotidianità in modo significativo, ma anche quella delle persone che ti stanno accanto. Inoltre, ha un forte impatto sulla qualità della vita e sul benessere psichico e fisico della persona.
- Riconoscere di essere in difficoltà e di avere bisogno di aiuto è un primo importante passo per provare ad avere cura di te. E mi sembra proprio che tu già lo stia facendo.
- Parlarne con qualcuno è un passo utile ad affrontare la situazione. Perché di solito la solitudine aumenta l’ansia, e incentiva un’attività di autosuggestione che solitamente peggiora i sintomi.
PERCHE' L’AIUTO PSICOLOGICO
Ci sono certe condizioni ansiose che hanno dignità di disturbi gravi per i quali vale la pena rivolgersi ad uno specialista: lo psicoterapeuta, ad esempio. Proprio perché ci sono degli aspetti di paura, di angoscia, e di blocco, per affrontare i quali è necessario mettere in campo delle abilità specifiche.
Ad esempio:
- Differenti tecniche di intervento: può essere utile combinare assieme differenti approcci, nell’ottica di creare un dispositivo che possa prendersi cura di aspetti differenti del disturbo d’ansia: 1) mente-emozioni, 2) corpo 3) meccanismi di pensiero. Ad esempio, come tu riporti nella tua richiesta, tecniche di rilassamento, training autogeno possono aiutare, ma ritengo non siano sufficienti per risolvere la situazione.
- Supporto farmacologico: è necessario considerare la possibilità e l’utilità di ricorrere ai farmaci. Perché in questo genere di situazioni possono aiutare a contenere i sintomi. Aiutano a recuperare delle energie necessarie ad attivare il percorso di cura. So che molte persone hanno pregiudizi forti in merito a questo. Sarebbe utile parlarne.
- Accettare il percorso di cura: accettare le proprie fragilità, perché non siamo invincibili, ma con le cure giuste possiamo diventare più forti.
- Recuperare fiducia nel cambiamento: perché quando si convive da molto con l’ansia, spesso si scivola in uno stato di rassegnazione e pessimismo dal quale è difficile uscire da soli.
- Non abbandonarsi alla paura: anche quando sembra insormontabile, può non essere l’unica realtà in cui vivere
CAUSE DEI DISTURBI D’ANSIA
Le circostanze concrete in cui una persona manifesta un disturbo d’ansia (il buio, il caldo, la folla, le gallerie, l’aereo) sono importanti da considerare per un efficace percorso di cura. Ma è importante il meccanismo emotivo che fa diventare queste circostanze così paurose e inaffrontabili per la persona.
E’ possibile rintracciare alcune condizioni caratterizzanti e scatenanti le reazioni d’ansia.
E’ utile comprendere quali potrebbero essere i meccanismi emotivi sottostanti a tali circostanze. Ad esempio:
- CAMBIAMENTO: il primo attacco di panico si verifica in modo improvviso e inaspettato, ed è spesso in concomitanza di un evento molto stressante sul piano psichico ed emotivo. Ad esempio un grande cambiamento di vita (un trasferimento, la laurea, l’uscita di casa, il matrimonio…). La nostra mente e il nostro corpo reagiscano allo stress con una intensissima manifestazione di paura (attacco di panico).
- PAURA GENERALIZZATA: i successivi attacchi di panico sono legati a questo primo evento traumatico. Il timore che possa accadere ancora condiziona molto il modo di comportarsi. Ciò induce ad evitare situazioni che potrebbero metterti in difficoltà.
- PAURA SPECIFICA: Altre volte invece l’esordio dell’attacco di panico è strettamente associato ad una situazione specifica, che ne provoca la manifestazione. Ad esempio, dover affrontare un esame, dover parlare in pubblico, affrontare al lavoro il proprio capo, fare un viaggio da soli.
EFFETTI INDESIDERATI DEI DISTURBI D’ANSIA – SINTOMI SECONDARI
I disturbi d’ansia affliggono di solito molto la vita delle persone che ne soffrono, perché portano una serie di conseguenze secondarie. Esse posso essere molto invalidanti e peggiorare il disturbo originario, sotto l’effetto di un potente “circolo vizioso”.
- STRESS: vivi fortissimi stress fisici ed emotivi. Ti isoli e non riesci a parlarne con nessuno. Non capisci cosa sta succedendo fuori e dentro di te: sei travolto dagli eventi, dalle situazioni, dai cambiamenti.
- INSTABILITA’: le cose cambiano, si trasformano. E tu con loro. Hai bisogno di un appiglio fermo, che non trovi da nessuna parte.
- PERDITA DI CONTROLLO: hai la sensazione di non avere più il controllo di nulla (te stesso, eventi, persone). Ma vorresti controllare tutto e ti accorgi che non è possibile. Fa paura. C’è da confrontarsi con un mondo che gira indipendentemente da te.
- IMPOTENZA: ti sembra di non poter fare nulla per cambiare la situazione, sei insignificante. Il mondo e le sue logiche, la natura e le sue regole: tutto è più potente di te.
- FRAGILITA’: ti senti insicuro, alla ricerca di risposte. Vorresti un posto affidabile e accogliente in cui sentirti protetto.
COME FUNZIONANO GLI ATTACCHI DI PANICO: caratteristiche e conseguenze
L’ Attacco di panico rientra nella sfera dei Disturbi d’ansia. E oggi purtroppo sono diffusi e frequenti.
L’attacco di panico insorge all’improvviso, e scatena nella persona un’intensa emozione di paura. Hai una sensazione di imminente catastrofe che non si può evitare. Senti un’attivazione fisiologica senza che vi sia un pericolo oggettivo e significativo.
L’attacco di panico ha durata limitata, in genere tra i 5 e i 20 minuti.
Gli attacchi di panico possono essere accompagnati da ansia anticipatoria (paura preventiva di avere un altro attacco di panico), ed evitamento di alcune situazioni, per la paura di doversi trovare a gestire un attacco in un luogo o situazione considerata inappropriata.
Questo porta spesso a isolarsi e ritirarsi in casa, uno dei pochi posti sicuri in cui attendere con timore un possibile nuovo attacco.
Se soffri di un vero e proprio disturbo d’ansia, gli attacchi di panico si presenteranno con regolarità e notevole frequenza.
SINTOMI PSICO-SOMATICI DEI DISTURBI D’ANSIA
I sintomi che si manifestano nei disturbi d’ansia si possono definire di tipo psico-somatico, perchè si manifestano con reazioni fisiologiche e corporee (sintomi somatici) ma la ragione che li scatena non è fisica (ad esempio una malattia) ma psichica ed emotiva.
SINTOMI PSICO-SOMATICI DEGLI ATTACCHI DI PANICO
Ad esempio i sintomi dell’attacco di panico sono:
- palpitazione o tachicardia
- sudorazione
- tremori
- sensazione di fiato corto
- sensazione di soffocamento
- dolore retrosternale
- nausea e/o dolori addominali
- vertigini, sensazione di svenimento
- brividi o vampate di calore
- parestesie (formicolio, intorpidimento)
- derealizzazione o depersonalizzazione (sentirsi staccato dalla realtà o da se stessi)
- sensazione di perdita di controllo (‘sto impazzendo’)
- paura di morire
Accade spesso che le persone che soffrono di un attacco di panico descrivano principalmente un malessere corporeo. Nei momenti in cui stanno male corrono in Pronto Soccorso. E si rivolgono a professionisti che si occupano del corpo, sottoponendosi a fisioterapie, esami medici, indagini diagnostiche per capire di che malattia si tratta.
LA SITUAZIONE IN ITALIA – qualche dato
Non siete soli! Le statistiche dicono infatti che circa il 30% della popolazione generale ha avuto o avrà nel corso della sua vita almeno un attacco di panico. Alcuni studiosi parlano addirittura di una società caratterizzata dagli attacchi di panico, in quanto privata di credenze forti e incontrovertibili, ma costretta all’esercizio di un costante dubitare di tutto.
Caro C., spero che questo panoramica sui disturbi d’ansia possa esserLe utile ad orientarsi rispetto alla sua situazione.
Un saluto.
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