Sto da due anni con un uomo di cinque anni più grande di me. All'inizio sembrava andasse tutto bene, ci siamo conosciuti in un periodo in cui ero molto vulnerabile, soffrivo di attacchi di panico e stavo affrontando un lutto. Lui mi ha aiutato e c'è stato fin da subito, presto si è trasferito da me. Ad oggi posso dire che si è creata una situazione di squilibrio, dove lui fa di più, ha un ruolo di maggiore supporto e io prendo poche iniziative. A lui pesa questo perchè dice di non avere abbastanza sostegno da me, ma il punto è che io non mi sento bene, mi sento come se non fossi libera di essere me stessa. A causa delle sue reazioni esagerate e del suo essere apprensivo ho represso il mio carattere, nel tentativo di evitare continui litigi. Tutto questo mi ha portata a non essere sicura della relazione.
Posso ipotizzare, dalla tua domanda, che siate arrivati ad un momento in cui entrambi sentite il bisogno di cambiare e di trovare nuovi equilibri nella coppia (lui chiede più supporto da te e tu ti senti schiacciata). Vi siete incontrati in un momento di bisogno (lutto, attacchi di panico), che credo possa aver influito sul vostro “stare assieme”. Probabilmente tu ti sei affidata a lui, che ti ha “accudito”, ma forse ora questa dinamica non funziona più. Possono essere molti i motivi: tu stai meglio? Lui non sa come accudire una persona che sta meglio? Per lui è difficile “mollare” questo ruolo? E forse anche per te è difficile uscire dalla passività? Forse è complicato trovare un nuovo modo di stare assieme? Trovare nuovi ruoli: lui meno attivo e tu più attiva?
Le dinamiche nella coppia sono determinate da entrambi i partner e spesso ci si “accomoda” in ruoli complementari l’uno all’altro, cioè ruoli che si influenzano fortemente a vicenda.
Come poter cambiare assieme? In fondo, se ci pensi, mi sembra di cogliere richieste che potrebbero essere, appunto, complementari tra loro.
Lui ti chiede: "Cerca di essere più attiva".
Tu gli chiedi: "Cerca di darmi più spazio".
Vista così, sembrate persino d’accordo! Però mi sembra che, per entrambi, sia difficile uscire dalla prospettiva in cui avete cominciato a “vedervi”, considerarvi, quando vi siete incontrati. Talvolta è arduo cambiare prospettiva, anche se lo si desidera.
Spesso, a frenare il cambiamento, possono esserci paure, resistenze, ambivalenze nel procedere verso la trasformazione. In effetti, talvolta, anche se razionalmente si desidera qualcosa, emotivamente può essere difficile metterlo in pratica. Perché? I cambiamenti, soprattutto quelli volti a modificare equilibri che fino a poco prima hanno funzionato, sono difficili da accogliere. Sembra banale dirlo: ma cambiare è difficile, soprattutto quando si parla di dinamiche piuttosto strutturate.
Nel vostro caso, credo potrebbe aiutarvi una consulenza di coppia, per capire come mettere in atto un cambiamento che entrambi sembrate desiderare.
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