Domande e risposte
NUOVA EMERGENZA COVID: BASTA CON LE REGOLE!
Scrivo perché non sto bene. Ho fatto quello che dovevo durante il lockdown: ero molto preoccupato, sono stato in casa, non sono uscito, poi in fase 2 ho tenuto la mascherina, mi sono igienizzato miliardi di volte le mani. Ero chiuso in casa….Ora non ne posso più! Tutte queste regole, i contagi che peggiorano, ma non voglio cambiare le mie abitudini, non voglio più tornare indietro. Mi manca l’aria, voglio ribellarmi Sono sempre nervoso, tanto da non riuscire a dormire. Sto male, non riesco più a fare le solite cose. Che tristezza, che delusaione mi sento anche in colpa per quello che penso…. Cosa mi succede?
L.
NON MI PIEGO ALLE REGOLE DEL NUOVO DPCM, MA STO MALE: COSA MI SUCCEDE?
Caro L.,
durante la prima fase della pandemia sembra che il terrore abbia raggiunto molti di noi anche te tra le mura di casa; nella fase due mi sembra tu abbia rispettato le regole, per poi riconquistare la socialità e una parvenza di equilibrio, ancorché precario.
Ora nel mezzo della crescita della curva dei contagi, che non sembra più essere lineare, mi sembra tu descriva il desiderio di non ri-adattarti e non rispettare più le regole di distanziamento, mascherina e le precauzioni necessarie. Mi sembra che i comportamenti che descrivi possano avere a che fare con una ribellione alle regole, e alle norme che non sei più disposto ad accettare. È possibile che questo comportamento oppositivo sia finalizzato ad evitare il rischio di riscivolare nella paura Credo di poter ipotizzare che tu stia cercando di sfuggire al problema, comportandoti come se non ci fosse, non tenendo conto dei rischi. Come una sorta di comportamento evitante il problema. Tale modalità potrebbe essere il tuo modo di reagire ad un disagio ascrivibile alla sfera della depressione reattiva da stress.
DEPRESSIONE REATTIVA DA STRESS, COSA SIGNIFICA?
La depressione reattiva, in questo caso, consegue ad un evento psicosociale scatenante. Un evento come la pandemia potrebbe aver scatenato in te una reazione depressiva e potrebbe iniziare a interferire con la capacità di funzionare nel lavoro o nelle relazioni interpersonali.
La depressione reattiva è caratterizzata da sintomi quali:
- Sentimenti di disperazione
- Tristezza cronica
- Apatia
- Perdita di piacere
- Sensazione di inutilità
- Difficoltà nel sonno
- Fragilità e instabilità emotiva
I sintomi possono essere tali da compromettere il buon funzionamento sociale, lavorativo e affettivo della persona.
PERCHÉ MI RIBELLO ALLE REGOLE IMPOSTE DAL COVID-19?
Le emozioni violente e inusuali causate da un pericolo reale ma invisibile come il Covid-19, potrebbero includere il rischio di vivere momenti di scarsa lucidità, in cui per reazione si può dar forma a pensieri onnipotente.
Ad esempio, potresti pensare che l’epidemia non possa toccarti: “non è come i media la descrivono”, “i contagi non stanno aumentando in modo così preoccupante”, “mi sembra siano tutti troppo agitati” e “la mascherina non è così necessario portarla sempre”. Pensieri, quindi, che tendono a ridimensionare molto il problema, con l’intento irrazionale di non affrontare la situazione, ma evitarla.
Mi sembra che la tua risposta alla paura potrebbe portare a un’inversione del tono dell’umore: ti difendi dall’angoscia in modo reattivo, cioè invertendo l’umore, che anziché flettersi (diventare più preoccupato, più triste), come accade naturalmente nello scoraggiamento e nella depressione, “si alza”, cercando modi per opporti, reagire. Se questo rovesciamento fosse riuscito, potrebbe portarti a perdere lucidità e a sottovalutare il rischio.
Nei casi più gravi l’angoscia e la paura potrebbero anche causare una negazione importante della realtà, non consapevole, ma che potrebbe pregiudicare il comportamento nei confronti di se stessi e della collettività.
Forse, caro L., il senso di disagio, di colpa e malessere che provi hanno a che fare con un conflitto in corso dentro di te, che si manifesta con una dissonanza tra ciò che senti nel profondo e come ti comporti.
COME RIBELLARSI AL COVID-19 SENZA RISCHI?
Spero che questi spunti ti possano fornire una prospettiva utile sulla situazione che ti affligge. Spesso comprendendo i meccanismi emotivi alla base delle nostre preoccupazioni, si riesce a trovare delle modalità alternative, meno conflittuali e difficili. Se non ti fosse possibile da solo trovare delle soluzioni utili, forse potrebbe esserti utile un confronto con uno psicologo. Lo psicologo potrebbe aiutarti a raggiungere maggiore consapevolezza di tali dinamiche, e trovare strategie efficaci ad affrontare la situazione di emergenza che si sta purtroppo riaprendo. Tale confronto ti consentirebbe di togliere la maschera sprezzante del rischio e delle regole, per conoscere meglio le tue paure e le tue risorse in uno spazio e un tempo a te dedicati, mantenendo le indispensabili distanze e protezioni.
LETTURE DI APPROFONDIMENTO
- NON RIESCO AD ESSERE FELICE PER NESSUNA COSA. SONO DEPRESSO?
- DISTANZIAMENTO FATICOSO, di A. Lucattini, in SpiWeb
- COSI’ LA SECONDA ONDATA STA MUTANDO LA NOSTRA PSICOLOGIA, di Paolo Giordano, in Corriere della Sera - Cronache
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