Domande e risposte
AGORAFOBIA: PAURA DEGLI SPAZI APERTI
Buonasera. Non so cosa succede, ma da un po’ di tempo non riesco più ad uscire di casa da sola. Ho paura di sentirmi male, di svenire per strada e non essere aiutata da nessuno… al solo pensiero mi viene ansia.
Non vado più nemmeno a fare la spesa, mia madre o mio figlio devono sempre accompagnarmi, e questo è naturalmente un problema per tutti.
Che cosa mi succede?
B.
PAURA DEGLI SPAZI APERTI: DI COSA SI TRATTA
Cara B.,
Da come descrivi la situazione e dai sintomi che riporti, è possibile che tu abbia sviluppato un disturbo d’ansia chiamato agorafobia (da agorà – piazza, fobia – paura, la paura degli spazi aperti).
Avrei bisogno di alcune informazioni in più per poterti fornire una risposta più focalizzata, ad esempio avrei bisogno di sapere da quanto tempo si sono manifestati i sintomi, in quale momento di vita ti trovi. Ad esempio, mi chiedo come vada la tua vita sentimentale: infatti, mi parli di un figlio e di una mamma, e il tuo compagno-marito? Mi chiedo inoltre se sia la prima volta che soffri di questo disturbo o se tu non ne abbia mai già sofferto in precedenza. Queste sono indicazioni che mi potrebbero aiutare a inquadrare meglio la tua situazione; proverò a descriverti in generale il possibile significato di tale sintomatologia nella speranza di aiutarti ad affrontarla al meglio.
Vorrei spiegarti intanto che cosa significa:
l’agorafobia è una fobia, ossia una paura specifica, intensa e duratura legata alle situazioni, anche solo immaginate, in cui ci si trova da soli in spazi solitamente aperti, non familiari, in mezzo a sconosciuti.
La paura è legata all’idea di potersi sentire male in un luogo dove niente e nessuno è in grado di fornire protezione e rassicurazione. Ad esempio, fuori casa ci si sente vulnerabili, si sperimenta forte ansia come davanti ad un pericolo e si sceglie come soluzione quella di tornare a casa, cioè in un luogo familiare, percepito come sicuro.
Ci sono molte situazioni nelle quali si può sperimentare l’agorafobia. Ad esempio:
- trovarti sola tra tante persone
- dover attendere, fare lunghe file
- essere al supermercato, ad un concerto, in mezzo al traffico
- prendere i mezzi pubblici
Tutte situazioni nelle quali la persona è stata effettivamente male, scivolando nel meccanismo di avere “paura di stare male”, che si manifesta con la preoccupazione di:
- sentirti male davanti agli altri
- perdere il controllo
- avere un attacco di panico
- svenire
- non essere aiutata da nessuno
SOFFRO DI AGORAFOBIA: COSA FARE?
Si percepisce dal tuo racconto che la paura è forte, ma immagino tu sia anche stanca di vivere così.
Capire meglio cosa ti sta succedendo (il meccanismo scatenante la tua ansia), potrebbe già aiutarti ad essere meno spaventata, e magari anche meno ansiosa.
Qui di seguito provo a segnalarti alcuni possibili punti di partenza per aiutarti:
- Riconoscere che c’è un problema, e che è importante occuparsene, è la prima cosa che puoi fare per te stessa.
- In situazioni come la tua è molto importante agire precocemente, per evitare che il quadro che descrivi si cronicizzi.
- Non vergognarti delle tue difficoltà.
- Attenzione al meccanismo “paura della paura”, cioè un meccanismo di forte autosuggestione, che determina la reazione ansiosa. Ad esempio: ho paura di stare male, che questa stessa paura mi provoca l’attacco di panico.
- Non colpevolizzarti, ma mantieni un atteggiamento più possibile benevolo nei confronti di te stessa. In modo da mantenere aperto l’ascolto di cosa ti sta succedendo.
- Chiedere aiuto: se da sola ti sembra troppo difficile superare le tue paure, considera la possibilità di farti aiutare da uno Psicologo.
LE CAUSE DELL’AGORAFOBIA
Proviamo a fare alcune ipotesi legate al perché si stia male proprio in questo modo e perché tu stia male in questo momento della tua vita. Perché l’agorafobia?
- è possibile che tu sia una persona che sente il bisogno di mantenere il controllo. Forse sei in una situazione di vita in cui fare questo è difficile. e quindi potrebbe essere proprio il senso di mancanza di controllo a scatenare l’ansia.
- magari sei in un momento in cui senti il bisogno, anche inconscio, di non essere sola. Il sintomo che manifesti ti aiuta a tenere vicino a te le persone che ami. Forse hai subito di recente una perdita, un lutto (reale o simbolico, ad esempio la perdita del lavoro, del ruolo sociale)?
- Potrebbe essere che tu abbia subito o assistito ad un evento che ti ha profondamente spaventato, che ti ha messo in contatto con le tue vulnerabilità. Ora non ti è più possibile non vederle ma non sai come trovare rassicurazione…è successo qualcosa che ti ha sconvolto, di recente? (Disturbo Post Traumatico da stress)
Queste sono solo alcune ipotesi, spunti da cui partire per trovare qualche risposta. Ti sembra che possano fare al caso tuo?
Come sempre accade per quello che riguarda la nostra mente, non esiste una causa specifica e definita che scatena un malessere, e i sintomi ad esso correlati.
La faccenda è sempre complessa, e spesso un consulto psicologico può permetterti di chiarire meglio che cosa la determini.
A CHI CHIEDERE AIUTO
Lo psicologo – psicoterapeuta può rappresentare una risorsa quando ci si trova a fare i conti con un disturbo d’ansia così intenso da compromettere la quotidianità.
Per affrontare le proprie paure è importante non sentirsi da soli: la solitudine ci rende più vulnerabili, ci dà l’impressione di essere impotenti.
- Lo psicologo – psicoterapeuta è un buon alleato, che rimane al tuo fianco, interessato come te a che tu stia meglio.
- Parlare con un professionista ti aiuterà a sentire meno gravoso il peso delle paure: avrai qualcuno con cui condividerle, senza sentirti ‘un problema’.
- Lo psicologo – psicoterapeuta sarà in grado di valutare in modo accurato il tuo malessere, facendo un quadro complessivo della tua situazione e prendendosene cura: a volte, infatti, le fobie si possono presentare al fianco di altri disturbi ansiosi, o insonnia.
- Insieme potrete cercare le strategie migliori per affrontare le tue paure: ne parlerete, imparerete a conoscerle meglio, farete ipotesi su che cosa le scatena, troverete il modo per gestirle al fine di superarle.
- Potrà eventualmente valutare la possibilità di ricorrere anche ad una cura farmacologica, con il consulto di uno psichiatra, per aiutarti ad alleviare i sintomi quando questi sono troppo dolorosi e compromettenti il tuo benessere.
I SINTOMI DELLE FOBIE
Le fobie specifiche, e quindi l’agorafobia, innescano una serie di risposte psicofisiche alla presenza e/o al pensiero della cosa temuta, indipendente dall’effettiva pericolosità della situazione.
Tali sintomi sono, generalmente:
- tachicardia
- sudorazione
- vertigini
- sensazione di nausea
- disturbi gastrointestinali
- mancanza di aria, senso di soffocamento
- intensa sensazione di paura
- pensiero ricorrente alla sensazione ansiogena
- timore di andare incontro ad un attacco di panico
Cara B.,
spero che la mia risposta ti possa essere utile.
Ricorda che la tua libertà, il tuo senso di sicurezza, sono elementi importanti per il benessere tuo e di chi ami. E che vale sempre la pena dedicare le proprie energie a provare a stare meglio.
Un caro saluto.
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