Domande e risposte
LITIGI COSTANTI E PROVOCAZIONI: COME AFFRONTARLI?
Siamo sposati da un po’. Ci punzecchiamo da sempre. E da sempre cerchiamo di cambiare questa cosa, ma nulla è servito. Non ce ne facciamo mai passare una. Ma nell’ultimo anno e forse di più, le cose sono peggiorate. È un continuo litigio. Lui mi provoca, io lo provoco, lui si arrabbia così tanto che in certi momenti mi fa quasi paura. Tanto che smetto, mi allontano. Vorrei scomparire. Poi facciamo finta di niente, fino a quando improvvisamente facciamo l’amore. Mi sembra tutto così senza senso… siamo sempre più sfibrati da questa situazione… e lontani.
CRISI DI COPPIA: SIAMO IMPRIGIONATI IN UN CIRCOLO VIZIOSO
Cara C.,
dalla tua domanda sembra proprio si tratti di una crisi di coppia, caratterizzata da dubbi e incertezze rispetto alla tua relazione e da grandi litigi, difficili da fermare. Nella tua domanda mi sembra di cogliere molti interrogativi senza risposte. Descrivi una ripetuta alternanza di conflitti e momenti di intimità sessuale, che mi pare possano essere il vostro modo di riparare a quanto accaduto e riavvicinarvi. Mi sembra, inoltre, che tu stia cercando di gestire le liti, allontanandoti da lui nella speranza che questo possa spegnere l’incendio conflittuale in corso, senza però arrivare ad un equilibrio. Infatti, nonostante tu e il tuo compagno viviate già da tempo questo malessere e ci sia il desiderio di cambiare la situazione, i tentativi di risolvere le vostre difficoltà non hanno dato esito positivo, anzi, si sono trasformati in dinamiche ripetitive, che alimentano il problema. Inoltre, come spesso accade, la consapevolezza delle difficoltà di coppia è accompagnata da uno stato di disagio e da un senso di impotenza: “Siamo sempre più sfibrati e lontani”.
LITIGI CONTINUI: COSA CAMBIARE PER USCIRNE?
I fattori che possono contribuire a determinare o inficiare la qualità di una relazione di coppia possono essere molteplici. Provo a fornirti alcuni spunti di riflessione, nella speranza di aiutarti a capire meglio cosa concorre a scatenare le vostre liti e la spirale negativa in cui siete imprigionati:
- quando nel conflitto, prevalgono le critiche, gli epiteti umilianti, le minacce, le intimidazioni o un atteggiamento difensivo. Questa è una modalità di comunicazione negativa che non favorisce comportamenti di riconciliazione o di regolazione dei conflitti;
- quando è molto difficile durante un litigio riuscire ad interrompere “lo scambio di colpi” e si arriva a un’escalation di violenza verbale e/o fisica. Questa elevata reattività può portare, infatti, a una modalità di interazione distruttiva;
- quando gli scambi di opinione sono caratterizzati da minacce, ricatti, tentativi di farvi sentire in colpa. La presenza di processi di coercizione all’interno della coppia rinforzano positivamente il “coercitore”, che continuerà a ripetere nel tempo questa modalità, costringendo l’altro partner a subire sempre più;
- quando si legge in modo negativo i messaggi verbali e non verbali del proprio compagno, magari equivocandoli. Infatti, nella crisi di coppia possono esserci fraintendimenti nella codifica dei segnali di comunicazione. Ad esempio, interpretare in modo neutro o negativo messaggi che invece sono trasmessi con un intento positivo da parte del partner. Così, un’osservazione costruttiva potrebbe essere letta come una critica, oppure un comportamento più discreto potrebbe essere interpretato come una distanza affettiva;
- quando si incolpa aprioristicamente il proprio compagno di alcuni avvenimenti, come se dipendessero da aspetti del suo carattere. Questo tipo di stile attributivo porta ad ascrivere avvenimenti negativi a caratteristiche stabili della personalità del partner. Ad esempio: sei sempre il solito incapace, non ci si può mai fidare di te, non sei mai affidabile”;
- quando un motivo frequente dei litigi sono le aspettative disattese. Infatti, se le nostre aspettative non vengono soddisfatte mai, possiamo cominciare a fare previsioni negative che ci conducono a sentirci spesso frustrati, delusi, scoraggiati, ma anche arrabbiati.
Ti ritrovi in qualcuno di questi punti?
Ci sono, inoltre, alcuni aspetti che andrebbero meglio approfonditi. Ad esempio, mi chiedo se possa essere cambiato qualcosa tra voi, magari qualcosa che possa aver inasprito i vostri litigi. Hai trovato difficoltà simili anche in relazioni passate? Qual è l’argomento dei vostri litigi? Potrebbe aiutare sapere da quanto tempo dura il vostro rapporto.
Sembra che uno dei motivi che ti portano a rimanere siano quei “momenti di grande amore e passione”: la complicità sessuale è un elemento che può essere riparativo rispetto ai conflitti della coppia, ma può anche non essere sufficiente per ritrovare il proprio equilibrio. Nel vostro caso sembra mancare un altro tipo di intimità, che ha a che fare con il capirsi e l’ascoltarsi.
Mi sembra tu descriva una condizione di impasse e una sensazione di impotenza date da modalità comunicative e comportamentali disfunzionali che vi allontanano piuttosto che avvicinarvi. Nel tuo racconto sembra che tu ti senta priva di “strumenti” adeguati per affrontare tutto ciò, ma sembri essere disposta a poter comprendere meglio la situazione e questo rappresenta un importante punto di forza a tuo/vostro favore. Potresti, pertanto, prende in considerazione la possibilità di rivolgerti a uno Psicologo/Psicoterapeuta specializzato nel consulto alla coppia in crisi e che vi potrebbe aiutare ad inquadrare meglio la situazione di difficoltà che state vivendo.
Un caro saluto.
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