Domande e risposte
QUANDO UNA RELAZIONE FINISCE: POSSIBILE RECUPERARE?
Il mio ex compagno ha una crisi esistenziale tale da lasciarmi dopo più di 20 anni di amore e un bimbo di ……pochi anni. Lui dice di non avere stimoli in nessun ambito, che vuole stare da solo e che non mi ama più. Vuole pure cambiare lavoro (lavora insieme alla sua famiglia ma non si sente soddisfatto). Io vorrei tanto recuperare. Fino a ieri gli ho detto che io sono pronta ad affrontare un percorso di crescita e modifica personale (entrambi siamo seguiti da uno psicologo, in forma individuale e professionisti diversi), e che credo che questo possa essere d’aiuto per ritornare a stare in coppia. Lui mi dice però di non illudermi e di andare avanti perché può succedere di tutto, come potremmo innamorarci di altre persone così come potremmo ritornare insieme o che lui voglia ritornare ed io non ci sia più. Ora mi chiedo, questa sua crisi esistenziale può essere risolta con un ritorno alla coppia? Cosa dovrei fare per aiutarlo a capire che l’amore si evolve e che adesso ci sta che pensa di non amarmi?
PARTNER IN CRISI, COME FARLO TORNARE?
Descrivi una situazione complessa, dopo tanti anni che definisci di amore e una figlia di pochi anni il tuo compagno è in crisi e vorrebbe una separazione. Immagino lo smarrimento e la sofferenza che stai provando. Non è una situazione semplice. Come affrontare questo momento? Ci chiedi se la terapia di coppia possa essere di aiuto e se in generale la coppia possa sciogliere i suoi dubbi.
Non è semplice rispondere alle tue domande, il punto è che come tu sostieni, lui ha una crisi esistenziale. Non ha lasciato solo te, ma sta mettendo in discussione tutto quello che ha costruito, tutti i suoi punti di riferimento. Credo che in questo momento lui sia davvero disorientato.
Non conosco la storia del tuo ex compagno, mi dici che lavora con la sua famiglia e che non è più soddisfatto nemmeno di questo. Cosa gli sta davvero succedendo? Da quanto tempo manifestava insofferenza per la sua vita? Ti eri mai accorta che lui portava questi aspetti? Come è iniziata la sua crisi? Da come scrivi ho un po' la sensazione che abbia deciso senza coinvolgerti e che forse abbia anche attraversato anche la sua crisi da solo, ma è solo un’impressione. Ne avevate parlato prima?
CRISI ESISTENZIALE
Ritengo che per capire come affrontare al meglio questa situazione, sia utile capire innanzitutto cosa stia accadendo al tuo ex marito. Sembra trovarsi in un momento di crisi esistenziale che si caratterizza da un profondo disagio. Tale disagio può avere dei sintomi fisici importanti come: l’ansia, la tristezza, la paura, angoscia, insonnia, senso di vuoto, crisi identitaria, bassa autostima, insoddisfazione generalizzata.
La crisi esistenziale può avvenire in alcune fasi di vita cruciali, che noi psicologi chiamiamo fasi evolutive fasi cioè di passaggio e di trasformazione. Può accadere che in questi periodi di vita si vada in crisi e si metta tutto in discussione, sopratutto se si hanno fatto precedentemente scelte sbagliate ad esempio nel percorso di studi, nel lavoro, ma anche in amicizia o in amore e ci si trova a vivere una vita che si sente non appartenerci, non in sintonia con quello che siamo realmente. In questi casi le persone possono trovarsi a un certo punto della loro esistenza in crisi ed essere portate a rivedere tutta la loro vita. Da come descrivi la sua situazione mi pare che il tuo ex marito stia attraversando qualcosa di simile, come se fino ad ora avesse vissuto in una maniera poco consapevole dei suoi bisogni e adesso stesse maturando la necessità di trovare un’identità più autentica. Per questo motivo potrebbe essere prematuro pensare di proporre a lui un ritorno alla coppia, senza avergli lasciato il tempo di capire cosa lo rende infelice e senza esservi presi il tempo per capire cosa sia accaduto anche a voi.
LA TERAPIA DI COPPIA: PUO’ ESSERE UTILE PER RICOSTRUIRE UN AMORE?
Un lavoro di coppia potrebbe essere utile se definito, inizialmente, in una cornice dove anche voi provate a ritrovarvi su quanto accaduto fino ad ora per riscoprirvi, per capire e anche accettare queste nuove istanze, che stanno emergendo nel tuo partner, ma questa volta insieme. Intendo dire che l’obiettivo principale potrebbe essere non per forza quello di tornare insieme a tutti i costi ma quello di capire e fare chiarezza su cosa sia accaduto.
Di solito ci si rivolge a un terapeuta di coppia perché uno dei due partner o entrambi vivono un periodo di crisi nel rapporto con l’altro.
La terapia di coppia può avere tante e varie finalità come ad esempio:
- vedere quali dinamiche non stanno più funzionando;
- valutare quanto di queste dinamiche derivino da esperienze personali passate, che si riversano nella coppia;
- oppure da dinamiche tra i due partner che in qualche modo non sono più funzionali.
Spesso, inoltre, la crescita e la maturazione individuale dei partner non procede di pari passo e questo può compromettere gli equilibri all’interno della coppia e a volte uno dei due può avere bisogno di momenti di maggiore autonomia per trovare parti nuove di sé. Forse è quello che vi sta accadendo?
Può accadere ed è normale che la coppia nel corso del tempo attraversi momenti di crisi, difficile che la coppia sia sempre in armonia. Tendiamo spesso a intendere la crisi come qualcosa di negativo, ma spesso la crisi può essere un momento evolutivo, in cui sorge l’esigenza di cambiare le cose, una sorta di rinascita verso nuovi equilibri, più funzionali. Quindi forse lui sta cercando di rinascere?
IN CONCLUSIONE
Riassumendo, credo che potrebbe essere utile partire dal riconoscere il bisogno del tuo ex marito di un tempo trasformativo e anche se non è facile, provare a mettere un po' di fiducia nel fatto che in questo tempo potrebbe ritrovare lui stesso il valore di quello che c’è e che c’è stato tra di voi. Sicuramente come ti ho scritto più sopra, una terapia di coppia potrebbe giovare, ma se inserita in una cornice di comprensione e accettazione di questa esigenza evolutiva.
Un caro saluto.
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