Domande e risposte
GENITORI CON FIGLI ADOLESCENTI CHE USANO (TROPPO) INTERNET
Buongiorno,
Sono la mamma di un ragazzino di … anni (appena adolescente) che fa un uso eccessivo del telefono, sta sempre a chattare con gli amici. Io e mio marito cerchiamo di limitare l’uso di internet ma ci sono sempre grandi discussioni e litigi. Lui non se ne separerebbe mai. Inoltre, mi chiedo quanto e come intervenire ad esempio nelle chat dei suoi amici. Non so forse è necessario controllarlo? Ma non saprei come fare, abbiamo paura che sviluppi una dipendenza da internet. Avrei bisogno di un consiglio da voi.
A.
USO DI INTERNET IN ADOLESCENZA: CONSIGLI PER GENITORI 2.0
Gentile A., comprendo bene la tua preoccupazione. In quest’ultimo ventennio abbiamo assistito ad una rivoluzione digitale che ha cambiato il modo di stare in contatto e di comunicare tra le persone. La nostra vita e quella dei ragazzi, è pervasa dai social-network, dai messaggini, dai giochi on line, delle chat e i nostri figli, definiti “nativi digitali”, sono pienamente coinvolti in queste pratiche.
Questo pone i genitori nel difficile ruolo di comprendere e gestire un mondo nuovo. Come essere “genitori 2.0”, cioè genitori digitali e gestire questa nuova realtà? Questo è diventato uno dei nuovi compiti dei genitori che si pongono delle domande rispetto all’utilizzo della rete: quali limiti, quali regole, quanto e se intervenire.
Inoltre, l’attenzione si rivolge anche alla giovane età di tuo figlio, …. anni. Si è appena affacciato all’adolescenza, e la sua frequentazione del web può cambiare ad un’estrema velocità, attraverso nuove App, nuovi giochi, nuovi siti, nuove amicizie. Per questo mi sembra a maggior ragione un momento delicato, nel quale aiutarlo a comprendere le novità, trovare significati al passo con i tempi e strumenti adatti alla gestione del mondo virtuale.
Proverò di seguito a fornirti alcune chiavi di lettura e alcune informazioni per gestire con consapevolezza questa nuova realtà e per capire come tutelare tuo figlio.
COME INTERVENIRE CON I FIGLI NATIVI-DIGITALI: I COMPITI DEL GENITORE 2.0
Gentile A, per come mi descrivi la situazione di tuo figlio, mi viene da consigliarti di non farti prendere da una preoccupazione eccessiva, ma nemmeno di trascurare il modo in cui tuo figlio utilizza la rete. In generale, quando si parla di internet e di navigazione nella rete in adolescenza, è importante non demonizzare questo strumento ma nemmeno sottovalutare la portata di quelli che potrebbero essere gli eventuali rischi.
Ecco di seguito alcuni suggerimenti che il genitore può mettere in atto per fornire dei fattori di protezione ai figli nell’era digitale:
- Fate “educazione tecnologica”: offrite ai figli un confronto sincero sul mondo virtuale e sui social network. Entrate in questo mondo con loro e presentate loro i rischi.
- Fornitegli una “bussola fidata” per orientarsi in questo mondo instabile, dove c’è confusione di valori, dove i “like” possono diventare il principale punto di riferimento per la loro identità.
- Stimolate lo sguardo critico e la capacità riflessiva del giovane su di sé e sugli altri. Dategli la possibilità di discutere e riflettere sui molteplici aspetti delle situazioni (anche digitali) che vive. In modo che possa sviluppare la capacità di autoregolarsi nella frequentazione del web.
- Cercate di stare al passo con i tempi come genitori. È utile conoscere e comprendere il mondo tecnologico che vivono i figli. Informatevi, se possibile, sulle applicazioni che utilizza.
- Cercate di non demonizzare internet. Ormai fa parte della quotidianità dei figli e spesso anche degli adulti.
- Può essere utile impostare delle restrizioni sull’utilizzo di alcuni siti o canali in rete. Occorre fare un’attenta cernita dei contenuti adatti e non adatti ad un ragazzo dell’età di vostro figlio.
- Limitate se necessario, il tempo di utilizzo della rete ma cercate di non vietarlo. Date regole chiare e coerenti. Non è utile impedirne l’utilizzo, perché ci sarà un altro problema: essere tagliato fuori dal loro contesto sociale. Molte cose succedono in rete, per poi continuare nel mondo reale.
- Se siete preoccupati e vi sembra che vostro figlio esageri o che non stia bene, chiedete un parere ad un esperto. È bene tenere presente che il rischio non è l’utilizzo di internet di per sé, ma piuttosto le modalità con cui si usa: troppo e male.
PERCHE’ I RAGAZZI SONO COSI’ LEGATI ALLA TECNOLOGIA?
L’adolescenza è un’età difficile in cui i ragazzi sono chiamati a superare degli importanti compiti evolutivi. Primo fra tutti quello della definizione della propria identità. Oggigiorno, è indubbio che il web giochi un grosso ruolo nella definizione della loro identità nascente. Per questo possiamo dire che la rete non è tutta da demonizzare e presenta anche degli aspetti positivi e utili alla crescita dei ragazzi.
Aspetti utili della rete:
In questa fase di vita il gruppo dei pari è un’immensa e indispensabile risorsa per sostenere la nascita dell’identità adolescente:
- internet e i social network diventano uno dei tanti supporti alla socialità,
- in rete si trovano altri ragazzi con cui identificarsi (somiglianze e differenze)
- si fanno esperienze che possono consolidare il valore di sé e la propria autostima
- la rete può essere uno dei tanti terreni di prova dove “allenarsi” alle relazioni amicali e amorose.
- la rete diventa per il ragazzo il gruppo all’ennesima potenza, onnipresente nella sua quotidianità: gli amici della rete ci sono sempre e ti rispondono subito.
Rischi della rete
I rischi che i ragazzi possono incontrare nel mondo virtuale sono però molteplici:
- perdere il controllo delle proprie azioni, dato che la rete spersonalizza e deresponsabilizza rispetto alle proprie azioni in rete
- cadere in fenomeni di cyberbullismo (agiti o subiti)
- sviluppare una sindrome narcisistica digitale: continua e incessante necessità di ricevere consensi (like) e di acquisire sempre più visibilità
- cedere al desiderio del successo, con un esibizionismo spinto all’estremo, che sfocia in comportamenti provocatori e sessualizzati: sexting, frequentazioni di chat per incontri, fino ad arrivare talvolta ai siti pornografici.
- danneggiare il senso personale di privacy e riservatezza, con la compromissione del senso del valore di sé, e del limite.
- incappare nel rischio di truffe e adescamenti on line (pedofilia)
- sviluppare dipendenza da internet
- sviluppare dipendenza da gioco d’azzardo on line (net gambling o netcompulsion)
Molte delle situazioni appena descritte si manifestano in un quadro personale di crescita già in crisi. Tale crisi trova poi modo di esprimersi attraverso la rete, che mette a portata di click la possibilità di realizzare le proprie fantasie, soddisfare i propri bisogni, lenire le proprie frustrazioni (ad esempio sentirsi soli e senza volere).
È molto importante saper distinguere tra un uso malato della rete ed un uso magari eccessivo, ma che ancora rientra nella normalità. È molto importante che i genitori di oggi imparino a stare accanto ai figli anche in rete, avendo presente sia rischi sia i fattori positivi che la rete gli offre. È molto importante parlare di questo con loro, e aiutarli a sviluppare un approccio critico e funzionale all’utilizzo del web. Di questo se ne può parlare in qualsiasi momento della quotidianità, ad esempio a tavola la sera o durante un viaggio in auto, in modo che faccia parte di un dialogo naturale e continuo tra genitori e figli. In questo modo potrete accorciare le distanze e anche tuo figlio vi sentirà più vicini.
Qui di seguito trovi un esempio di una delle “malattie digitali” del nuovo millennio. Per darti un’idea di quale sia un quadro di patologia conclamata:
INTERNET ADDICTION DISORDER (IAD):SINTOMI DELLA DIPENDENZA DA INTERNET
Questa patologia si caratterizza per un uso intensivo e ossessivo di internet in tutte le sue forme. Copre una vasta gamma di comportamenti psicopatologici e provoca una sofferenza clinicamente pervasiva. Si manifesta con aspetti tossicomanici, come una vera e propria dipendenza.
I sintomi:
- accesso a internet sempre più frequente con una tolleranza in aumento rispetto al tempo che si riesce a trascorrere in rete
- crisi di astinenza se si cessa l’attività on line accompagnata da agitazione psicomotoria, ansia, pensieri ossessivo-compulsivi focalizzati su quello che ci si sta perdendo nella rete
- ipercoinvolgimento e ritiro nel mondo virtuale con rischio dissociativo di personalità
DIPENDENZA DA INTERNET: QUANDO PREOCCUPARSI
Quando i ragazzi sono in difficoltà, Internet può diventare il mezzo per sfuggire ai problemi, una consolazione in un momento di grande difficoltà. Internet può costituire una via di fuga da un mondo reale che per loro è troppo frustrante e vuoto. Quando il livello di chiusura (di ritiro) aumenta, è possibile che i ragazzi non riescano ad uscirne da soli. In questi casi vi sono alcuni segnali che è bene tenere presente:
- tuo figlio trascorre tutto il pomeriggio in casa, connesso alla rete: usa i social, chatta, naviga, gioca on-line
- è isolato. Non ha amicizie reali o ne ha molto poche ed esclusive
- esce sempre di meno, ed è molto insicuro
- è molto nervoso e irascibile o triste. Soprattutto se è off-line
- ha perso interesse nella scuola, ed il rendimento ne risente sempre di più
- non vuole più andare a scuola, e la mattina quando si alza è difficile farlo uscire di casa
- spesso ha dei malori fisici: mal di pancia, mal di testa, nausea, giramenti di testa
- ha difficoltà ad andare a letto la sera e ad alzarsi la mattina
- non ha mai voglia di parlare con nessuno, ed anche in casa è difficile che dica qualcosa.
Si tratta di situazioni che sono andate un po' oltre un normale utilizzo della rete. Sono ragazzi in difficoltà che trovano nella rete una via di consolazione e spesso sviluppano una dipendenza da internet. Sono giovani che hanno bisogno di aiuto da parte degli adulti di riferimento: genitori, scuola, insegnanti. Può essere necessario e utile in questi casi chiedere l’aiuto di un esperto di crisi in adolescenza (psicologo-psicoterapeuta). Non aspettate che la situazione si aggravi. L’intervento dello psicoterapeuta è di solito più efficace quando la strutturazione del ritiro è ai suoi esordi. In questi casi, quindi, è indicato un intervento il più precoce possibile.
A., in questo articolo ti ho presentato alcune chiavi di lettura per valutare con attenzione la situazione. Se ti sembra che tuo figlio presenti i segnali di allarme riportati nel paragrafo "QUANDO PREOCCUPARSI", non esitare a contattarci per una consulenza più approfondita.
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