Ho 36 anni e purtroppo sono sempre stata single. Me ne vergogno e mi sento anche uno schifo di donna (esteticamente sono non bellissima, ma nella media). Avendo patologie ginecologiche, mi vergogno persino di ciò che potrebbero pensare di me i medici che mi visitano. In passato ero una persona socievole, mi piaceva uscire con gli amici e praticare sport, ma negli ultimi anni ho smesso di fare molte di queste cose. Quando ero più giovane ero bruttina e non mi curavo molto del mio aspetto. Inoltre, ho affrontato delle difficoltà sul lavoro e ho una leggera difficoltà in ambito cognitivo.
Non ho trovato la persona giusta, e il tempo mi è sfuggito di mano, mi è andata così e mi chiedo spesso dove ho sbagliato.
Il primi elementi che colgo dalla tua richiesta sono la vergogna e la svalutazione.
La vergogna mi sembra traspaia in particolar modo dal problema ginecologico rispetto al quale non fornisci molti elementi. Questo credo faccia capire quanto sia difficile per te affrontarlo e parlarne. Credo che questo potrebbe essere un aspetto al quale dedicare attenzione, dato che immagino potrebbe incidere sulle relazioni sentimentali e sull’aspetto della sessualità, dell’intimità.
La svalutazione emerge dalle tue parole “Mi sento uno schifo di donna”. Accidenti, sei molto dura con te stessa! Come mai? Mi sembra che tutto sommato tu riconosca di aver fatto un tuo percorso di crescita. Ad esempio, dalla trascuratezza giovanile in avanti, mi sembra tu ti sia impegnata per trovare vitalità, un senso alla tua vita. E che tu ci sia riuscita. Scrivi che fino a pochi anni fa facevi sport, frequentavi le amiche; ora invece? Ti sei chiusa in te stessa? Come mai? Cosa è successo?
Da quanto scrivi metti in evidenza ciò in cui ti senti inadeguata, ma non dici nulla dei tuoi punti di forza, delle tue risorse. Quindi suppongo che tu faccia fatica a riconoscerle. A volte il non costruire relazioni importanti si fonda sull’idea di non aver nulla da dare all’altro e al rapporto. Di non poter essere amati da nessuno.
Le altre persone possono essere influenzate dal nostro modo di porci, dall’immagine che abbiamo di noi stessi e che portiamo all’esterno. Come se si corresse il rischio di partire già sconfitti.
Non partire dall’idea di aver sbagliato necessariamente qualcosa, ma chiediti quanto tu negli anni ti sia orientata o abbia investito sulle relazioni sentimentali. A volte non si riescono a costruire relazioni durature proprio perché non gli viene data una centralità nella propria vita. È forse quello che è successo a te o intravedi altre spiegazioni? È possibile che, a causa delle tue insicurezze, tu abbia inconsciamente evitato le relazioni sentimentali.
Ogni percorso di vita è unico e, sebbene ci possano essere delle difficoltà, esse non definiscono il nostro valore come persone. La chiave potrebbe risiedere nel guardare al futuro con una maggiore consapevolezza di te stessa, riconoscendo le tue risorse e dando il giusto valore a ciò che desideri per te stessa.
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